La Commissione europea riporta che il 63% dei giovani europei incontra notizie false più di una volta a settimana e il 51% degli europei ritiene di essere stato esposto alla disinformazione online.
La pubblicazione e diffusione di notizie false è diventata in questi anni un fenomeno dilagante, complice anche la pandemia che, come riferisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è stata accompagnata da una massiccia “infodemia”, cioè dalla circolazione di una grande quantità di informazioni non sempre vere e accurate, che ha aumentato in misura esponenziale la disinformazione.
Si tratta dunque di un tema di attualità cruciale, che riguarda da vicino tutti noi e che mina un principio fondamentale della nostra società: il diritto a una corretta informazione.
Che cosa sono le fake news?
Con fake news intendiamo un’informazione in parte o del tutto non corrispondente al vero, divulgata in maniera intenzionale e non, attraverso il web o i media. Le fake news riguardano diversi ambiti, come ad esempio, quello politico, sociale, scientifico fino ad arrivare a cultura e spettacolo.
L’informazione falsa si propaga in modo estremamente veloce, grazie alla condivisione che avviene in maniera molto facile attraverso l’uso dei social network: in questo modo, vengono messe in circolazione enormi quantità di notizie e diventa estremamente difficile riuscire a riconoscere una notizia vera da una falsa. Questo porta con sé delle conseguenze molto gravi poiché basare il proprio ragionamento su informazioni false porta ovviamente a conclusioni altrettanto false.
Come riconoscere una fake news.
Di seguito trovi le caratteristiche più frequenti di una fake news. Conoscerle può aiutarti a evitarle.
- Le notizie fake molto spesso fanno leva sui sentimenti e hanno un forte carattere di novità. Sono costruite ad arte ed in modo da sembrare molto rilevanti e utili nei contenuti che propongono. Ciò cattura l’attenzione del lettore attirandone l’interesse e spingendolo alla condivisione della notizia.
- Le fake news sono prive di prove concrete o di riferimenti scientifici. Spesso nelle notizie false non vengono citate le fonti o vengono citate fonti false o incomplete. Talvolta vengono citati nomi di esperti inventati e istituti di appartenenza inesistenti.
- Vengono utilizzate foto e immagini scelte per catturare l’attenzione, oppure talvolta possono riferirsi a situazioni e contesti diversi da quelli oggetto della fake news.
- Spesso recano errori di battitura e grammaticali, con titoli esca, scritti in maiuscolo e con un uso eccessivo di punti esclamativi
Come tutelarsi dalle fake news?
Oltre a una sana dose di spirito critico che ci educa a filtrare le informazioni che ci arrivano possiamo:
- Imparare a riconoscerle sulla base delle loro caratteristiche più frequenti.
- Nel dubbio, chiedere supporto a una persona competente per un confronto.
- Ricerca & Analisi. Lo sapevi che alcune testate giornalistiche online hanno una sezione dedicata alle fake news? Puoi consultarla per avere maggiori informazioni.
- Dare il buon esempio. Se ti trovi in presenza di una fake news, fai la tua segnalazione. (Puoi segnarla alla polizia postale, compilando un apposito form sul loro sito. Oppure, sui siti di alcune testate giornalistiche inviando una email con la segnalazione.)
Puoi inoltre utilizzare servizi appositi che si occupano di verificare l’attendibilità dei contenuti e delle fonti, i cosiddetti “fact checker”.
Come lavorano i fact checker?
1) Identificano le notizie problematiche
2) Scoprono chi ha creato queste notizie critiche e individuano il percorso che hanno fatto in rete
3) Le confrontano con fonti affidabili, scientifiche, istituzionali e giornalistiche
4) Dopo un’attenta analisi, comunicano se sono false, vere o in parte attendibili
Sul sito dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) si possono scoprire quali sono i principali fact checker a livello nazionale ed internazionale ed avere maggiori informazioni.
Alcuni esempi di fake news
Di seguito riportiamo alcuni esempi di fake news circolate e rilevate dall’Osservatorio sulla disinformazione online curato da AGCOM
“Un braccialetto è in grado di contrastare il Covid-19 e il 5G” – FALSO.
Le affermazioni utilizzate per descrivere il prodotto (realmente venduto come ‘’parafarmaco’’ a più di 600 euro su un sito di e-commerce) non hanno alla base alcun processo di sperimentazione e validazione scientifica. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, valutando l’ingannevolezza del prodotto, ha quindi disposto l’eliminazione dal sito di e-commerce di ogni riferimento all’efficacia del braccialetto. Vai al fact cheking
“Un antennista rivela l’esistenza di un piano di controllo dei cittadini attraverso il 5G e un legame tra 5G e Covid-19” – FALSO
Il presunto antennista che compare in un video molto diffuso in chat e sui social network è in realtà un noto creatore di bufale Vai al fact cheking
Come agiscono le fake news
La circolazione delle fake news tende a intensificarsi nei periodi dominati da grande incertezza, ne è un esempio quanto accaduto durante la pandemia. Le notizie false intercettano le preoccupazioni e le paure delle persone, facendo leva su aspetti emotivi e suscitando curiosità su tematiche di attualità. In questo modo, generano confusione ed ostacolano la capacità degli individui di prendere decisioni informate e consapevoli.
Quando siamo di fronte a una gran mole di informazioni tendiamo a farci trarre in inganno da errori di percezione e trappole comportamentali. Infatti tanta informazione può rivelarsi controproducente e generare confusione perché non tutti hanno l’attenzione o la capacità di scegliere in maniera consapevole e ponderata. Vediamo alcuni meccanismi su cui fanno leva le fake news.
- Tendiamo a dare naturalmente fiducia agli altri e a considerare vero quanto viene detto soprattutto se detto da una persona di fiducia;
- abbiamo la tendenza a ritenere automaticamente corretto e obiettivo il nostro punto di vista e errato, irrazionale o di parte quello degli altri;
- le persone preferiscono ricevere solo informazioni che confermano il loro punto di vista e ciò in cui credono, negando qualsiasi evidenza che sia contraria. Per questo, trovare un’informazione che supporta le proprie convinzioni ha un valore maggiore rispetto alla verifica della bontà della fonte;
- navigando in rete al sicuro tra le mura domestiche e in poltrona, favoriamo un abbassamento delle difese e un minore uso del pensiero critico;
vari studi mostrano l’alta percentuale di persone che utilizzano i social network come veicolo principale di informazione. Ciò li rende tra i principali vettori della disinformazione. Infatti, la diffusione delle fake news è generalmente veloce e capillare specialmente grazie l’uso dei social network dove il controllo sulla qualità del contenuto è piuttosto scarso.
(FONTE: adattato da AGID – Agenzia per l’Italia digitale)
Campagna informativa finanziata dal MISE, legge 388/2000 – ANNO 2021
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